Anticipiamo subito la risposta: per scoprire quante pagine deve avere un sito web bisogna valutare il tipo di progetto sul quale stiamo lavorando. Se hai affidato la realizzazione del portale a un’agenzia specializzata non sarà un tuo problema: c’è chi lavora per te.

Quindi c’è chi ha già pensato alla struttura del portale, all’alberatura e al numero di risorse da pubblicare. Ma è anche vero che la curiosità è troppo forte e potrebbe essere utile scoprire se c’è un minimo o un massimo di pagine da lanciare o se esiste un numero stabilito a priori. In realtà no, puoi anche pubblicare un sito web monopagina.

Per questioni squisitamente tecniche, quindi, possiamo dire che il numero minimo di pagine in un sito web è una. Esistono progetti composti da un’unica risorsa, la home page.

Ma non è per forza così, spesso non basta questo quando hai molti contenuti da organizzare. Così è utile sapere quante pagine deve avere un sito web e quali sono.

Home page

La home page è l’unica pagina indispensabile di ogni sito web. Che sia un portale con più risorse o un progetto monopagina, l’essenza non cambia: qui dài il benvenuto alle persone che ti cercano e trovano. Quindi devi far capire subito chi sei e cosa fai, senza indugi.

Esempio home

Nell’above the fold, la sezione che l’utente vede appena atterra sulla pagina, devi dare subito tutte le informazioni necessarie per avere un’idea chiara della tua mission.

Non tergiversare, non pensare che deve essere l’utente a impegnarsi per capire, non dare nulla per scontato. La home page sarà un susseguirsi di informazioni chiare per sintetizzare chi sei, cosa fai e cosa puoi offrire in termini di valore reale.

Chi siamo

Sai qual è una delle pagine fondamentali per realizzare un sito web veramente efficace? Quella in cui ti presenti. La sezione chi siamo – o chi sono se sei solo al comando della nave – è fondamentale, rappresenta una risorsa imprescindibile per diversi motivi:

  • autorevolezza del progetto;
  • fiducia nel brand;
  • aumento delle conversioni.

Detto in altre parole, io mi fido delle persone che posso conoscere e che mi consentono di verificare la bontà delle competenze. Infatti, può essere una buona idea strutturare una pagina chi siamo con foto delle persone coinvolte, nome, bio e link di approfondimento verso curriculum, profilo LinkedIn o altri social network e contatti vari tipo telefono o email.

Pagina chi siamo

La presenza di una pagina chi siamo acquista ulteriore utilità alla luce delle informazioni che emergono dal report dei Quality Rater di Google. Nello specifico, per una valutazione positiva di un sito web è importante avere un metodo per scoprire un dettaglio.

“What the website or content creators say about themselves. Look at the “About us” page on the website or profile page of the content creator as a starting point. Is the website or content creator a trustworthy source based on this information?”.

Quindi, la presenza di una pagina destinata alle presentazioni è fondamentale per qualsiasi tipo di progetto, commerciale o meno. Ma deve essere particolarmente curata per i progetti YMYL, Your Money or Your Life. Ovvero quelli che si occupano di salute, finanza, risparmi.

Servizi

Quando strutturi il tuo portale devi sempre prendere in considerazione la possibilità di avere una sezione dedicata ai servizi che offri. In questo caso la regola è semplice: puoi ottenere un’area generale in cui sintetizzi la tua offerta il servizio specifico deve avere la sua risorsa. Questa tecnicamente prende il nome di landing page, pagina di atterraggio.

Quante pagine deve avere un sito web? Una per ogni offerta commerciale, questo per diversi motivi: migliorare la comunicazione con il cliente, posizionamento su Google, ADV.

Le landing page sono diverse dalle altre pubblicazioni: non hanno distrazioni, seguono degli schemi tipici della comunicazione persuasiva e permettono all’azienda di compiere un percorso logico che costringe l’utente a seguire una narrazione. Un esempio da tenere in considerazione è lo schema AIDA: attenzione, interesse, desiderio, azione. Cosa significa?

  • L’above the fold cattura l’occhio con una headline.
  • Poi si aggiungono dettagli tecnici per alimentare l’interesse.
  • Si inseriscono elementi che attivano il desiderio.
  • Infine, c’è la call to action per avviare l’azione.

Oppure puoi puntare su una tecnica PAS: problem, agitate, solve. Individui un punto dolente per il tuo target, lo agiti per farlo sembrare importante e poi offri una soluzione.

La tua, ovvio.

Il mondo delle landing page può diversificarsi. Esistono le sales page che puntano direttamente alla vendita e le click-through page che portano verso schede prodotto.

Sales page

Le squeeze o lead capture page invece hanno il compito di generare contatti. Attenzione, dopo l’invio di un messaggio sarebbe utile aggiungere anche una thank you page. In questo modo il percorso dell’utente può continuare verso altre risorse.

Blog

Quando ti chiedi il numero di pagine che deve avere un sito web devi considerare anche la possibilità di aprire un blog. Ovvero un’area utile per pubblicare delle risorse informative.

Il blog aziendale, ad esempio, è fondamentale per consentire al portale di farsi trovare per le ricerche che i potenziali clienti fanno rispetto a un argomento. Questo è un tipico lavoro di content marketing in chiave inbound che ti consente di far trovare il tuo brand alle persone giuste, nel momento in cui hanno realmente bisogno di te. Tutto questo si ottiene con:

  • blog post;
  • categorie.

Le prime sono pagine che inserisci nella successione di aggiornamenti organizzati in modo cronologico; le seconde sono sezioni che usi per organizzare i post in base agli argomenti.

Il numero di articoli può essere potenzialmente infinito mentre le categorie dovrebbero essere limitate. Non esiste un numero fisso ma di solito è difficile trovare progetti che hanno realmente bisogno di più di 10 sezioni. Altre pagine che riguardano il blog?

  • Tag.
  • Archivi autore.
  • Archivi post.

Queste sono delle tassonomie ulteriori della struttura di un progetto editoriale online. I tag non sono obbligatori e rappresentano un metodo organizzativo parallelo alle categorie mentre gli archivi sono la semplice paginazione degli articoli in base a dei parametri.

Tipo la data di pubblicazione, l’autore o la semplice successione di pubblicazioni.

Dal mio punto di vista i tag rischiano di danneggiare la struttura del blog inserendo delle pagine web che entrano in contrasto con altre risorse: sono da valutare con cura.

Contatti

Praticamente indispensabile. Anche in questo caso, i parametri E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness) espressi dal documento rivolto ai Quality Rater di Google parlano chiaro: un sito web di qualità deve avere la pagina contatti.

“Contact information and customer service information are extremely important for websites that handle money, such as stores, banks, credit card companies, etc. Users need a way to ask questions or get help when a problem occurs”.

In questo modo comunico autorevolezza e fiducia, le persone hanno sempre come contattarmi. Anche se le landing page dei servizi hanno tutto il necessario per chiedere informazioni necessarie, la pagina contatti è indispensabile per indicazioni generiche.

Pagina contatti

Di solito la pagina contatti di un sito web è composta da un titolo, qualche indicazione di massima e un form per inviare le email. Inoltre, in questa sezione puoi aggiungere anche indirizzi fisici, una mappa Google embeddata per geolocalizzarti e far trovare la sede fisica.

E-commerce

Facciamo un passo avanti: quante pagine deve avere un e-commerce, un sito web dedicato alla vendita online? Il numero può essere ben superiore rispetto a quello di un portale standard perché abbiamo diverse categorie di pubblicazioni da aggiungere:

  • Schede prodotto.
  • Categorie.
  • Tag.
  • Varianti.
  • Informazioni di servizio.

Ecco quante pagine deve avere un sito web che vende online. Oltre alle risorse per organizzare la presentazione dei prodotti devi anche avere delle soluzioni per informare il pubblico rispetto ai pagamenti, i resi, le politiche aziendali. Questo è fondamentale.

La struttura organizzativa dei progetti di vendita è complessa, ecco perché i costi per realizzare un e-commerce spesso superano di molto quelli necessari per un sito web.

Senza considerare che il moltiplicarsi di pagine da inserire in un e-commerce (spesso si raggiungono le decine di migliaia) implica una serie di riflessioni lato SEO on-page.

Bisogna evitare, infatti, che si creino situazioni in cui si alimenta il contrasto tra risorse simili e duplicate, con contenuti duplicati. In questo caso può essere utile lavorare non solo sulla pubblicazione di pagine del sito web ma anche sulla razionalizzazione grazie a:

  • Canonical.
  • Noindex.
  • Robots.txt

Queste risorse, gestite dai professionisti della SEO, consentono di pubblicare tutte le pagine necessarie a un sito web per la vendita online senza avere conseguenze in termini di penalizzazione e cannibalizzazione delle keyword. Uno scenario non proprio idilliaco, ecco perché in questi casi è utile affidarsi alle competenze di un’agenzia professionale.