Quando hai deciso di realizzare un e-commerce hai pensato anche alle migliori strategie di marketing per aumentare le vendite online? Questa domanda è legittima perché uno dei pilastri della buona gestione di un negozio digitale è proprio questo: non fermarsi alla semplice costruzione del sito web. Invece bisogna lavorare in modo da:

  • far crescere la notorietà del brand,
  • fare lead generation,
  • aumentare fiducia e fidelizzazione dei clienti,
  • mirare ad un’elevata customer satisfaction,
  • costruire una relazione duratura con il pubblico di riferimento.

Insomma, c’è tanto lavoro da fare. Ecco perché le migliori strategie per ecommerce non devono mai mancare nel tuo programma di web marketing. Meglio se progettate con l’aiuto di professionisti della strategia di vendita online.

Cosa si intende per ecommerce marketing

L’eCommerce marketing (o ecommerce digital marketing) è l’insieme delle attività di ottimizzazione e promozione del tuo negozio online utili a far conoscere il brand e a generare nuovi clienti incrementando il fatturato.

Questa disciplina comprende una serie di attività da applicare all’interno del sito ecommerce, fuori e anche offline. In questo articolo i nostri consigli di marketing saranno focalizzati sulle principali strategie di conversione online. Lavorare su questi fronti in modo coordinato è essenziale per realizzare un e commerce di successo.

Come aumentare le vendite di un ecommerce

Per incrementare le vendite, serve attuare una strategia complessiva omnicanale che combini diverse azioni di marketing tra le quali: migliorare la user experience, implementare campagne di advertising, strutturare processi di marketing automation ed intercettare i potenziali clienti in ogni touchpoint del loro customer journey.

Sono tutte azioni che tendono all’ unico scopo di attrarre traffico qualificato e convincere i visitatori a diventare clienti.

Esploreremo nei paragrafi che seguono 40 strategie efficaci a far decollare le tue vendite online tra interventi da fare all’interno e fuori del sito di commercio elettronico.

Strategie ecommerce di marketing onsite

Per vendere online, i possibili, futuri clienti vanno accolti nel migliore dei modi. E allora cominciamo dalle strategie che puoi applicare all’interno del tuo ecommerce.

1. Upselling e crosselling

Upselling: a pochi click dalla conclusione dell’acquisto, puoi sondare se l’utente è disposto a spendere di più per un prodotto migliore (e più costoso) di quello selezionato in partenza.

Crosselling: oppure puoi proporre altri prodotti/servizi correlati a quello già acquistato o che si sta per acquistare, utilità aggiuntive che andrebbero ad incrementare l’importo dello scontrino. Ad esempio, alla fotocamera si potrebbe applicare un obiettivo più performante; allo smartphone una cover più originale, e il corso online potrebbe essere più interessante con una sessione di consulenza dedicata.

Considera anche la possibilità di creare bundle che offrano pacchetti di prodotti/servizi ad un prezzo inferiore di quello che si pagherebbe acquistando i prodotti separatamente.

Proposta di upsell durante la fase di acquisto di un elettrodomestico.

Proposta di upsell durante la fase di acquisto di un elettrodomestico

2. Live chat per interagire subito con i clienti

In un store fisico, l’assenza di un addetto alle vendite potrebbe innervosire il visitatore che potrebbe andare a cercare in un altro negozio ciò che cerca.
All’interno di un e-commerce l’utente è solo e non esiterebbe a spostarsi su un altro sito in caso di difficoltà.

Rispondere in tempo reale ai dubbi, raccogliere feedback sulle difficoltà più frequenti e garantire comunque una presenza senza essere invadenti, sono tutti modi per assicurare al cliente l’assistenza di cui ha bisogno.

Implementare chatbot avanzati basati sull’ intelligenza artificiale rende migliore il servizio clienti perché risponde alle domande più ricorrenti e guida gli utenti nel percorso di acquisto.

Chatbot di assistenza basato su intelligenza artificiale.

Chatbot di assistenza basato su intelligenza artificiale

3. Includi filtri di selezione avanzati

Quando il negozio elettronico vende un numero considerevole e variegato di prodotti, è necessario facilitare l’individuazione del prodotto attraverso filtri avanzati.

Permettere all’utente di filtrare per categoria, tipologia e disponibilità, gli riduce il tempo necessario per capire se ciò che sta cercando è presente nello store online oppure no, ed eventualmente quali sono le alternative.

Filtri avanzati in un e-commerce con molti prodotti.

Filtri avanzati in un e-commerce con molti prodotti

4. Offri pagamenti flessibili

L’utente ha scoperto il tuo brand, ha navigato nel tuo sito, ha trovato il prodotto che desidera, è pronto ad ordinarlo ma non c’è il metodo di pagamento che utilizza di solito. Il senso d’insicurezza si insinua nella sua mente e, mancando alternative, se ne va.

Quante volte ti sei imbattuto in situazioni simili?

Secondo il report di Stripe, in Europa il tempo medio per concludere una transazione è di circa 3 minuti e mezzo, ma al 62% degli utenti bastano due minuti per rinunciare all’ acquisto.

Una delle ragioni principali di abbandono dei carrelli sono proprio le scarse opzioni di pagamento.

Il pubblico giovane ha confidenza con digital wallet come PayPal o Apple Pay ma gli utenti più adulti sono abituati a sistemi di pagamento come le carte di credito/debito, il bonifico e il contrassegno. Bisogna tenerne conto.

E inoltre, non vanno trascurate forme di pagamento rateizzate o differite come il BNPL (Buy Now, Pay Later), sempre più ricercate ed apprezzate dal pubblico.

Possibilità di posticipare o rateizzare il pagamento al check-out.

Possibilità di posticipare o rateizzare il pagamento al check-out

5. Ottimizza il processo di checkout per aumentare il tuo AOV

La fase di checkout è delicata perché richiede chiarezza, fluidità e rapidità, senza trascurare la condizione psicologica dell’acquirente che ha deciso di acquistare e inizia a sentire il piacere di avere quel prodotto.

Lavoro finito? Certamente no. Puoi suggerire diverse azioni utili ad aumentare il valore medio dell’ordine (AOV – average order value) senza impattare negativamente sulla user experience: puoi mostrare una progress bar che evidenzi quanto manca per ottenere la spedizione gratuita; puoi offrire uno sconto se l’utente acquista più di un prodotto e, volendo, potresti suggerire un’estensione della garanzia a prezzo agevolato se compra un altro prodotto insieme al prodotto principale.

6. Ottimizza il sito e-commerce per mobile

Secondo il report digital 2024 di We Are Social, il 55,8% degli utenti italiani ha fatto almeno un acquisto da mobile nell’ultimo anno.

Fino a ieri era fortemente consigliato ottimizzare il proprio ecommerce per piattaforme mobili. Oggi è necessario avere un sito responsive se si vuole conquistare traffico organico da Google che, dal 5 luglio 2024, valuta prima la versione mobile dell’ecommerce e poi quella desktop.

Perciò preoccupati di revisionare e perfezionare interfaccia, passaggi ed aspetti tecnici del tuo sito per una migliore risposta su dispositivi mobili.

Il sito web di Apple visualizzato tramite un iPhone.

Il sito web di Apple visualizzato tramite un iPhone

7. Permetti la creazione di una lista dei desideri

Il nome di per sé è già evocativo. All’interno di una wish list l’utente esprime i propri desideri e li fa conoscere all’ecommerce che, da parte sua, potrà rispondere informandolo quando il prodotto è in promozione o quando sta per finire, ad esempio. Così la relazione fra azienda ed utente diventa fortemente personalizzata, più stretta nello scambio reciproco di informazioni.

Email di promemoria di un ultimo prodotto disponibile nella lista dei desideri.

Email di promemoria di un ultimo prodotto disponibile nella lista dei desideri

8. Elimina i dubbi grazie alla riprova sociale

Come dice Robert Cialdini, “la verità siamo noi”. La riprova sociale ci rassicura della bontà di una scelta visto che, prima di noi, altri l’hanno ritenuta una soluzione adeguata.

Recensioni dettagliate e verificate nelle pagine prodotto tranquillizzano l’utente e lo invogliano a concludere l’acquisto.

La leva della riprova sociale in una scheda prodotto.

La leva della riprova sociale in una scheda prodotto

9. Ottimizza le performance

Ancor prima di influire sul posizionamento SEO, la velocità di caricamento è essenziale per una buona esperienza degli utenti che, in 57 su 100 secondo Kissmetrics, abbandonano un sito web che impieghi più di 3 secondi per caricarsi.

Questo è uno degli aspetti capaci di impattare in modo significativo sulle performance del sito web causando perdita di visibilità e relativa diminuzione delle conversioni.

Uno strumento gratuito di analisi offerto da Google è il PageSpeedInsights.

Schermata di un’analisi delle performance di un ecommerce.

Schermata di un’analisi delle performance di un ecommerce

10. Cura il design del sito

Nella visita ad un sito web, l’utente deve potersi ambientare facilmente, avere rapido accesso alle informazioni e capire in ogni momento dove si trova e dove può andare.

Ux (user experience) e Ui (user interface) lavorano sinergicamente per facilitare la navigabilità creando un contesto familiare che ispiri fiducia all’utente.

Ottimizza soprattutto le pagine dei prodotti e rendi la tua interfaccia l’anello di congiunzione virtuale fra il tuo brand ed i potenziali clienti. E, non meno importante, fa’ in modo che sia originale, piacevole e facile da ricordare.

11. Personalizza l’esperienza utente grazie a strumenti basati sull’ intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il mondo dell’e-commerce con l’offerta di strumenti per migliorare le strategie di vendita e l’esperienza utente.

Grazie all’IA si può analizzare il comportamento del pubblico e individuare pattern e preferenze che altrimenti rimarrebbero sconosciuti. Ciò permette di dare consigli personalizzati su prodotti che i potenziali clienti ritengono interessanti e che sono già propensi ad acquistare.

L’IA non si limita a suggerire prodotti ma può anche anticipare le richieste degli utenti proponendo, al momento giusto, offerte mirate.

Il risultato sarà un aumento delle conversioni.

12. La gamification aumenta il coinvolgimento

Ricorrere al gioco aumenta sensibilmente il coinvolgimento emotivo dell’utente e la sua soddisfazione nell’interagire con il brand.

La gamification (ovvero ludicizzazione) utilizza le dinamiche del gioco e le applica a contesti non di gioco. Da quando Jesse Schell, game-designer americano, la presentò al grande pubblico nel 2010, questa tecnica è applicata sempre più a settori i più diversi: ai viaggi, alla finanza, alla scuola, alla ristorazione, all’intrattenimento fino al marketing e alla formazione aziendale

Questa “serietà giocosa” rende accessibili informazioni anche ostiche e piacevole lo scambio con il brand che le fornisce: ottima premessa per una relazione feconda e duratura.

Qualche esempio di gamification è offrire premi in cambio di azioni come lasciare l’email oppure organizzare incontri con l’assegnazione di un punteggio e lo svolgimento di gare fra i partecipanti. In questo caso si fa leva anche sullo spirito di competizione.

Ma, appunto, facciamo qui solo un paio di esempi tanto per semplificare. In realtà le applicazioni di gamification sono tante quante se ne possono inventare e sostenere economicamente nel tempo.

Chiaramente è necessario scegliere il target al quale rivolgersi, tenendo presente che i giovani rispondono bene mentre gli adulti sono generalmente meno inclini a farsi coinvolgere in dinamiche interattive.

Esempio di gamification con una ruota della fortuna grazie a optimonk.com.

Esempio di gamification con una ruota della fortuna grazie a optimonk.com

13. Lavora sempre di CRO

Probabilmente questo è uno dei punti cruciali spesso più trascurati.

Nulla è definitivo, tutto è migliorabile.

L’ottimizzazione del tasso di conversione (o conversion rate optimization) è la branca del marketing digitale che si occupa di ottimizzare il rapporto fra il numero delle visite e quello degli ordini ricevuti.

La CRO è un processo di analisi e test continuo che identifica le aree meno performanti del tuo e-commerce ed interviene con piccole o grandi modifiche al fine di aumentare il numero di persone che concludono l’acquisto. Le immagini, le call to action, gli annunci, le email: tutto è sottoponibile ad A/B testing nell’ottica di individuare e validare le soluzioni più performanti. Per quanto sembri strano, talvolta basta cambiare colore ad un bottone per migliorare il fatturato.

Come succede quasi sempre, per arrivare ad un’operazione semplicissima in apparenza, bisogna aver fatto un complesso lavoro di analisi e di elaborazione dei dati.

14. Investi nella SEO

La SEO (Search Engine Optimization) è la branca del digital marketing che si occupa di ottimizzare nei motori di ricerca il posizionamento delle pagine che rispondono a query informazionali, commerciali o transazionali.

Pur rimanendo una delle soluzioni che produce il più alto tasso di conversione, è però un investimento a lungo termine che richiede mesi per dare i primi risultati.

Investire nel traffico organico è uno dei modi più sostenibili e con il più alto tasso di ROI nel medio-lungo periodo all’interno di una strategia di marketing digitale.

Possiamo condensare gli interventi SEO in 3 macro aree:



  • SEO On-site: è l’ottimizzazione degli elementi interni alle pagine del sito web come meta tag, contenuti testuali, URL, e testi alternativi per migliorare la visibilità e la rilevanza sui motori di ricerca.
  • SEO Off-site: sono le attività esterne al sito web utili ad incrementare l’autorevolezza del brand. Comprende la costruzione di una rete di backlink, la gestione della reputazione online e il marketing sui social media.
  • SEO Tecnica: consiste in ottimizzazioni tecniche del sito: velocità di caricamento, design mobile-friendly, correzione degli errori di scansione e uso di dati strutturati.

Content is (still) king

I motori di ricerca si nutrono di contenuti.

L’intelligenza artificiale si nutre di contenuti.

L’utente si nutre di contenuti.

Circa l’80% delle ricerche sul web sono di natura informazionale. Creare contenuti utili (o risorse come li chiamiamo noi) serve non solo ad intercettare le ricerche degli utenti ma anche a suggerire soluzioni a problemi che l’utente talvolta non sa neanche troppo chiaramente di avere.

Un strategia di content marketing comprende non solo gli articoli pubblicati nel blog ma anche video, podcast, guide, ebook e molto altro.

Inserisci all’interno delle informazioni che condividi, utili citazioni relative ai prodotti che vendi: così ne aumenti la visibilità.

Pagina del blog suddivisa per categorie con molte informazioni.

Pagina del blog suddivisa per categorie con molte informazioni

16. Offri un’esperienza visuale interattiva

Spesso non poter toccare il prodotto e non poterlo vedere dal vivo indebolisce la spinta all’acquisto, soprattutto quando il prezzo del prodotto sale.

Grazie a connessioni veloci e nuove tecnologie è possibile ridurre questo gap: la realtà aumentata, la visualizzazione a 360 gradi e la realtà virtuale generano esperienze d’acquisto immersive e altrettanto coinvolgenti di quelle vissute fisicamente.

Sfruttale facilitando decisioni più consapevoli e sicure. Ciò ha un impatto positivo sia su un minor tasso di resi che su una maggiore customer satisfaction.


17. Ottimizza le immagini dei prodotti

Le immagini catturano l’attenzione del visitatore e sono determinanti nella sua decisione di acquisto.

Oltre ad essere ottimizzate in funzione dei tempi di caricamento, le immagini dovrebbero essere ad alta definizione e mostrare il prodotto da diverse angolazioni: quindi non rappresentazioni piatte ma quasi oggetti che si sviluppano nelle tre dimensioni a cui siamo abituati.

Immagini così daranno l’impressione di avere l’oggetto davanti nella sua realtà fisica e questo abbatterà le ultime incertezze del probabile cliente.

Non è da sottovalutare la possibilità di zoomare e collocare il prodotto in ambienti realistici perché questo migliora l’esperienza dell’utente e lo incoraggia ad acquistare.

E ancora. Non è marginale il ruolo del testo alternativo (alt text) che migliora l’accessibilità e il posizionamento SEO del tuo eCommerce.

Tutti questi elementi, combinati insieme, rendono le immagini uno strumento potente che esalta l’esperienza d’acquisto online e rende i prodotti del tuo e-commerce raggiungibili anche da motori dedicati come Google immagini.

Scheda prodotto di un ecommerce con immagini zoomabili e alt text.

Scheda prodotto di un ecommerce con immagini zoomabili e alt text

18. Struttura programmi fedeltà

Fidelizzare i clienti acquisiti è importante quanto conquistarne di nuovi, ed ha il vantaggio di non richiedere costi di acquisizione.

I programmi fedeltà possono offrire buoni sconto, premi e coupon esclusivi. I punti da raccogliere vengono riconosciuti a chi totalizza un certo volume di spesa: aumentando la spesa, aumentano i punti e il valore del premio.

Talvolta i punti possono essere riconosciuti a fronte di azioni come invitare amici, seguire i canali social, lasciare recensioni o altro. Queste iniziative fidelizzano i tuoi clienti che ti riterranno il loro punto di riferimento.

Sconti accessibili attraverso il programma fedeltà.

Sconti accessibili attraverso il programma fedeltà

19. Pensa local

Il 46% delle ricerche globali su Google ha intento local: ricerche con keyword comprendenti locuzioni come “vicino a me” o “aperto ora vicino a me” sono più che raddoppiate negli ultimi anni.

Investire in local seo significa mettersi nella condizione di poter rispondere alle tante domande che ogni giorno gli utenti fanno ai motori di ricerca.

Se hai un negozio fisico, ti conviene agevolare la relazione con quello virtuale e consentire ai clienti di acquistare online ciò che hanno visto e provato di persona attraverso il local search marketing. Ovviamente vale anche il processo inverso, cioè permettere di ritirare in negozio ciò che hanno acquistato online per verificare che la taglia sia giusta, per evitare la fila alla cassa…

In altre parole, lavora sulle due modalità complementari dello showrooming e del webrooming.

Serve tutto questo? Sì, perché il processo di acquisto è sempre più semplificato e le aziende che eliminano ostacoli ai potenziali clienti sono anche quelle che ottengono i risultati migliori.

Possibilità di acquistare online e ritirare il prodotto in store.

Possibilità di acquistare online e ritirare il prodotto in store

20. Impegno sociale

Non solo vendita ma anche responsabilità. Il report ecommerce Italia 2024 della Casaleggio Associati evidenzia come a livello globale siano aumentate le ricerche contenenti keyword come “riciclabile”, “sostenibile”, “ricaricabile”.

La genZ (i nati tra il 1995 ed il 2010) è la fascia di popolazione più attenta alla sostenibilità che sta ridefinendo il significato stesso della parola consumo. Ciò va tenuto in considerazione in una strategia di business che mira a costruire un futuro diverso.

Pagina che mostra l’attivismo del brand a tutela del pianeta.

Pagina che mostra l’attivismo del brand a tutela del pianeta

21. Permetti l’acquisto anche come ospite

Obbligare il visitatore a creare un account prima di completare l’acquisto è spesso causa di abbandono del carrello. Per molti nuovi utenti questa richiesta rappresenta un ostacolo.

Puoi approfondire l’argomento nel nostro contenuto dedicato a come evitare i carrelli abbandonati

Dare invece la possibilità di procedere al check out come ospite è un’ottima soluzione per superare la difficoltà e lasciare una buona impressione del brand che non è ricorso a forzature pur di fatturare.

Un approccio morbido di questo tipo facilita il primo acquisto ed aumenta la probabilità che il cliente torni e magari si registri spontaneamente e con piacere.

Possibilità di acquistare dall’ecommerce senza doversi registrare.

Possibilità di acquistare dall’ecommerce senza doversi registrare

22. Offri abbonamenti periodici per avere ricavi ricorrenti

Esistono prodotti, spesso a bassa marginalità, che richiedono acquisti periodici.

È il caso di articoli per la casa come detersivi e dentifrici, o di prodotti cosmetici come creme e rossetti.

Le vendite subiscono picchi verso l’alto o verso il basso e, per risentirne di meno, è conveniente attivare abbonamenti che garantiscano un flusso di cassa più o meno costante e alleggeriscano la ‘shopping list’ dei clienti.

Possibilità di impostare acquisti periodici dalla pagina prodotto.

Possibilità di impostare acquisti periodici dalla pagina prodotto

23. Crea un breve quiz

Quando un brand non è conosciuto ed offre molti prodotti, può succedere che l’utente entri in confusione e, mancando di una forte motivazione, esca dal sito.

Per evitarlo, bisogna sintetizzare le informazioni e fornire soluzioni facili, magari rendendo divertente la selezione con dei quiz.

Che tu venda profumi, prodotti per animali, abbigliamento o climatizzatori, un quiz permette all’utente di scoprire in poco tempo che cosa meglio risponde alle sue esigenze senza doversi leggere pagine e pagine di schede prodotto.

Quiz per aiutare l’utente a scegliere il prodotto migliore.

Quiz per aiutare l’utente a scegliere il prodotto migliore

24. Offri strumenti di comparazione

Tra le tecniche per vendere online di più e meglio rientra la possibilità offerta agli utenti di confrontare prodotti ed offerte.

Quando l’utente non conosce i prodotti, ci sono lievi differenze tra le opzioni offerte o le destinazioni d’uso cambiano, può essere utile facilitare la ricerca attraverso dei comparatori.

Dopo ad una breve, funzionale descrizione delle caratteristiche più importanti, permettere all’utente di scegliere tra alcuni prodotti, permette di accedere ad una rapida panoramica delle differenze che ci sono tra due o più soluzioni.

Pagina di selezione prodotti da confrontare.

Pagina di selezione prodotti da confrontare

25. Offri un regalo di benvenuto

Al primo incontro non si sa bene cosa succederà. Meglio incrementare la mailing list prima ancora di sapere se l’utente acquisterà, magari offrendogli una spinta alla conversione in più.

È il caso dei buoni sconto o buoni regalo che spesso ci vengono proposti appena atterriamo sulla home page dell’ecommerce.
Questo sistema permette di catturare subito l’attenzione ed offrire un “vantaggio” immediato all’utente a fronte dell’iscrizione alla newsletter.

Mal che vada, si potrà iniziare ad adottare una strategia di remargeting in un secondo momento.

Codice sconto di benvenuto in cambio dell’iscrizione alla newsletter.

Codice sconto di benvenuto in cambio dell’iscrizione alla newsletter

Strategie ecommerce di marketing offsite

Le strategie di vendita online si estendono oltre il proprio ecosistema digitale. Una volta creato il negozio virtuale ed averlo ottimizzato, è necessario creare buzz attorno al brand. Vediamo come:

1. Costruisci una community

Sfrutta i canali social per intercettare il tuo pubblico; individua le piattaforme più adatte ai tuoi obiettivi di business; costruisci notorietà e consenso attorno al tuo brand; mira a formare ambasciatori convinti entrando in sintonia con le loro aspettative più che aspirare sfacciatamente alla vendita come unico risultato.

Esempio di una community attiva su Facebook.

Esempio di una community attiva su Facebook

2. Influencer marketing

L’influencer marketing è una delle strategie più efficaci per accelerare la crescita di un eCommerce, grazie alla capacità di segmentare il pubblico a monte e amplificare la visibilità.

Collaborare con influencer su piattaforme come Instagram e TikTok permette di raggiungere zone di mercato altrimenti lontane, sfruttando la combinazione vincente di autorevolezza della figura influente e potenza della riprova sociale.

Questo tipo di marketing non solo aumenta la brand awareness ma abbrevia anche il percorso di vendita perché talvolta si può acquistare il prodotto sponsorizzato direttamente dalla piattaforma. In questo caso parliamo di social commerce.

Secondo l’ultimo rapporto di We are social, la spesa annuale in attività pubblicitarie svolte in collaborazione con influencer ha superato i 310 milioni di euro con un aumento degli investimenti del 13,3% rispetto all’anno precedente.

Profilo su YouTube di un influencer.

Profilo su YouTube di un influencer

3. Analisi della concorrenza

Guardare le azioni dei concorrenti è uno dei primi passaggi obbligati.

Quali prodotti/servizi i competitor promuovono e attraverso quali canali? A chi si rivolgono, con quale approccio comunicativo e come si differenziano? Queste sono solo alcune delle domande a cui dovrai rispondere se vuoi costruire un brand ecommerce di successo.

Monitora periodicamente cosa fanno: dai loro successi o dai loro errori puoi trarre preziosi suggerimenti su come orientare la tua strategia di marketing.

4. Recupero dei carrelli abbandonati

Spesso l’utente non è convinto di acquistare un prodotto e lo lascia nel carrello in attesa di momenti più favorevoli.

È una vendita forse mancata ma non è detto… ci sono ancora possibilità di recupero.

Attraverso campagne di retargeting, con annunci personalizzati puoi raggiungere gli utenti che non hanno completato l’acquisto, ricordandogli che sono ad un passo dall’avere ciò che desideravano.

Puoi sfruttare le e-mail, gli sms oppure il pixel di Facebook per avere una seconda possibilità, magari mentre navigano sul loro social preferito.

Email di retargeting per recupero carrelli abbandonati.

Email di retargeting per recupero carrelli abbandonati

5. Realizza webinar e workshop

Fare lead generation è possibile attraverso webinar con approcci tematici ampi da approfondire con workshop su argomenti specifici.

Queste sessioni possono essere registrate e riproposte come contenuti evergreen che accrescono ogni volta la visibilità e l’autorevolezza del brand.

Promuovere queste attività rafforza negli utenti il senso di comunità attorno al brand e facilita la creazione di una fanbase coinvolta e motivata nel diffondere il tuo messaggio.

Webinar accessibile tramite registrazione gratuita.

Webinar accessibile tramite registrazione gratuita

6. Esplora nuovi canali di vendita

Se stai muovendo i primi passi e non vuoi investire somme impegnative, oppure se vuoi portare la tua offerta in aree non ancora raggiunte dal sito, è utile considerare l’utilizzo di canali di vendita che già godono di una vasta audience.

Si tratta dei marketplace che ti permettono di sondare il mercato e di capire quali prodotti riscuotono maggiore successo, senza dover affrontare gli alti costi e i rischi associati alla creazione e promozione di un ecommerce da zero.

Piattaforme come Amazon, eBay, Etsy, Vinted e i negozi su Facebook e Instagram offrono un’infrastruttura già consolidata, con milioni di utenti attivi ogni giorno.

Amazon, ad esempio, è leader indiscusso nell’e-commerce globale mentre Etsy è particolarmente indicato per i prodotti artigianali. I negozi su Facebook e Instagram sono ideali per connetterti con i clienti tramite i social e promuovere i tuoi prodotti in modo mirato.

Questi canali ti fanno raggiungere un pubblico vasto senza un grande investimento iniziale. In più ti danno feedback funzionali alla creazione, in un secondo momento, di un ecommerce ben strutturato.

7. Pensa ad un programma di affiliazione

Un programma di affiliazione è un’opportunità per i proprietari di eCommerce che vogliano espandersi con un investimento relativamente basso.

La logica è semplice: partner affiliati promuovono i tuoi prodotti e guadagnano una commissione per ogni vendita generata tramite un link identificativo.

L’affiliate marketing amplia la tua rete di relazioni ed è misurabile. Puoi tracciare quante visite e vendite derivano da ciascun affiliato, sapere chi sono i partner più performanti e quindi affinare le tue strategie di vendita.

Gli affiliati possono promuovere i tuoi prodotti attraverso i loro canali social o tramite blog post, video, recensioni e confronti che risultano conformi agli standard della tua brand identity.

Pagina di un programma di affiliate marketing.

Pagina di un programma di affiliate marketing

8. Organizza eventi di shopping in live streaming

Organizzare sessioni di live shopping permette al brand dell’eCommerce di coinvolgere i clienti in modo interattivo.

Queste iniziative mostrano i prodotti in tempo reale, rispondono alle domande dei clienti e creano un’esperienza di acquisto simile a quella che si produrrebbe in un negozio fisico ma con la convenienza del digitale.

Il live shopping associa l’intrattenimento all’acquisto; l’esperienza di contatto con il brand si trasforma in un evento sociale; aumenta la probabilità di conversioni con relativo, positivo effetto domino.

Possibilità di live shopping tramite Facebook.

Possibilità di live shopping tramite Facebook

9. Crea campagne PPC su Google Ads e Meta Ads

Le campagne pay-per-click (PPC) fanno raggiungere velocemente un pubblico mirato.

Piattaforme come Google Ads e Meta Ads veicolano gli annunci in direzione di segmenti specifici di potenziali clienti targhettizzati, non raggiungibili con il solo traffico organico.

Le campagne PPC sono altamente scalabili, possono essere adattate facilmente e offrono un ritorno sull’investimento (ROI) cospicuo e misurabile. Questa strategia non solo evidenzia i tuoi annunci agli occhi dei clienti “giusti” ma lo fa proprio nel momento in cui questi stanno cercando quello che tu offri: una circostanza preziosa in qualunque strategia di marketing digitale orientata ai risultati.

Un esempio di inserzione con Google ads su Google Maps.

Un esempio di inserzione con Google ads su Google Maps

10. Google Shopping ADS

Una menzione a parte merita questo potente strumento messo a disposizione da Google. Google Shopping Ads è una delle strategie pubblicitarie più efficaci per i brand di e-commerce. Gli annunci appaiono in cima ai risultati di ricerca di Google con visualizzazioni dei prodotti immediate e accattivanti, complete di prezzi e recensioni.

Grazie alla loro posizione privilegiata nei risultati di ricerca e alle informazioni dettagliate, gli annunci tramite Google Shopping Ads attraggono gli acquirenti che sono già nella fase matura di valutazione e vicini ad una possibile conversione.

Configurare una campagna è relativamente semplice: basta collegare il proprio account Google Ads al Merchant Center da cui Google estrae automaticamente le informazioni sui prodotti.

Esempio di inserzione in SERP di Google Shopping Ads.

Esempio di inserzione in SERP di Google Shopping Ads

11. Sfrutta l’email marketing

Ogni giorno, nel mondo, viaggiano 360 miliardi di email.

Gli utenti che possiedono almeno una casella di posta sono circa 4,5 miliardi (fonte: Statista). Secondo GetResponse oltre il 44% delle email ricevute in Italia vengono aperte dagli utenti.

Grazie all’email marketing puoi:

  • inviare email di benvenuto,
  • confermare ordini,
  • notificare spedizioni,
  • raccogliere feedback post vendita,
  • inviare messaggi promozionali (coupon, offerte riservate, sconti),
  • anticipare promo stagionali,
  • offrire consigli utili tramite newsletter,
  • ricordare all’utente che ha dimenticato qualcosa nel carrello.

L’invio di email che “ricordano” all’utente che ha dimenticato il prodotto nel carrello, lo sollecita a riprendere da dove ha lasciato, accompagnandolo verso la conclusione dell’acquisto.

Direct email marketing che annuncia la nuova collezione.

Direct email marketing che annuncia la nuova collezione

12. Crea un sistema di feedback per i tuoi clienti

Comprendere i punti di forza ed i punti deboli del brand così come li vedono i clienti ti aiuta a validare o a modificare la strategia di marketing digitale.

Ci sono aspetti da migliorare? ALcune informazioni mancano? Alcune aspettative sono state disattese? L’unboxing del prodotto è corrisposto alle attese? Il servizio clienti ha sciolto eventuali dubbi?

Conoscere l’esperienza di contatto con il brand dal punto di vista dei clienti è vitale per alimentare la relazione ed aumentare la fidelizzazione dell’utente col brand.

Sondaggio sulla soddisfazione dell’utente all’interno dell’e commerce.

Sondaggio sulla soddisfazione dell’utente all’interno dell’e commerce

13. Investi nella brand reputation

La riprova sociale è una leva persuasiva potentissima, necessaria a far scoprire il tuo brand ma anche a rassicurare gli utenti che sei affidabile.

Preoccupati di raccogliere testimonianze su canali diversificati (Google, TrustPilot, Facebook, etc..) e costruisciti una solida reputazione.

Recensioni e user generated content (UGC) hanno una valenza importante: sono occasioni per dimostrare che persone con motivazioni e bisogni simili ai loro hanno risolto il problema grazie al tuo servizio.

Sfrutta questa miniera preziosa di informazioni nei tuoi canali social, nelle tue newsletter o nelle tue campagne di adv. Senza esagerare, chiaramente.

Scheda su Trust Pilot di un brand con ottime recensioni.

Scheda su Trust Pilot di un brand con ottime recensioni

14. Guarda al voice shopping

In base alla cronologia dei tuoi ordini potrebbe essere l’ora di….”.

Se questa frase non ti è nuova, sai già che stiamo parlando dei “memo” che Alexa ti ripete periodicamente in base alla cronologia degli ordini fatti su Amazon.

La frontiera del voice shopping è solo agli inizi eppure, nel 2023, ha già movimentato circa 20 miliardi di dollari per transazioni a livello globale. Nel 2021 erano ‘solo’ 4,6 miliardi, secondo Statista.

È realistico prevedere che sistemi analoghi si diffonderanno presto anche fra i brand più piccoli.

Una donna in cucina effettua un ordine dal suo smart speaker.

Una donna in cucina effettua un ordine dal suo smart speaker

Sfrutta il passaparola

Il passaparola (Word-of-Mouth o WOM) è una delle strategie di marketing più potenti per un eCommerce poiché si basa sulla relazione di fiducia naturale tra amici e familiari.

Se un cliente vive un’esperienza appagante sarà più portato a parlarne con altri, influenzando le loro decisioni di acquisto.

Questo tipo di marketing è particolarmente efficace perché le raccomandazioni personali sono spesso più persuasive della pubblicità tradizionale.

Per stimolare il passaparola, i brand possono implementare programmi di referral marketing o incoraggiare la condivisione delle loro esperienze attraverso i loro canali social.

Strategie di marketing per ecommerce: in conclusione

In questa guida approfondita sulle strategie di marketing per ecommerce abbiamo illustrato soluzioni capaci di incrementare il fatturato del tuo negozio online.

Individua quelle più aderenti al tuo brand ed al tuo pubblico, inizia ad applicarle una dopo l’altra, e tieni sotto controllo che cosa cambia. Ci sono centinaia di ecommerce sparsi nell’oceano digitale. Fa’ emergere il tuo con la strategia giusta.

I progetti che realizziamo in Ingigni sono sempre frutto di ricerca ed esperienza sul campo allo scopo di trovare soluzioni efficaci.

Se hai dei dubbi su come promuovere la tua attività di vendita nel digitale o se vuoi parlarci del tuo progetto, contattaci dal modulo che trovi qui sotto. Sarà per noi un piacere ascoltare la tua storia ed accompagnarti al prossimo step.