Traffico organico:
definizione, significato ed esempi

Il traffico organico è il flusso di visitatori che transitano all’interno di un sito web grazie ai risultati derivanti da una ricerca fatta su di un motore di ricerca. Deriva dall’inglese “organic” ovvero naturale, in riferimento al fatto che tali risultati non sono influenzati nel loro ordinamento da denaro.

Il traffico è la misura di un sito web. L’obiettivo di un sito è attirare traffico qualificato ovvero interessato a ciò di cui parli e spingere alla conversione. A differenza del traffico a pagamento (paid) che, in cambio di denaro garantisce maggiore visibilità in aree opportunamente dedicate, il traffico organico è gestito da algoritmi che sempre più finemente restituiscono agli utenti risultati precisi in base alle query da loro effettuate.

Esistono 6 tipi di traffico che generano visite al sito web:

  • Traffico organico;
  • Traffico a pagamento (Google Ads, Bing Ads, link sponsorizzati, banner);
  • Traffico generato da email marketing (visite che giungono sul tuo sito tramite newsletter);
  • Traffico referenziato (visite al tuo sito che giungono da altri siti che ti linkano);
  • Traffico diretto (visite al tuo sito da persone che digitano – quindi conoscono – il tuo url);
  • Traffico derivante dai social media (facebbok, instagram, twitter, etc..);

I vantaggi prevalenti che rendono così interessante e competitivo il traffico organico sono:

  • la gratuità;
  • la scalabilità;
  • la potenziale visibilità globale;
  • l’incremento della brand reputation;
  • l’alto tasso di conversione;
  • i risultati nel medio – lungo periodo;
  • la fiducia generata dal motore di ricerca.

Il traffico organico, ambito nel quale interviene la SEO, ha alti tassi di conversione dato che intercetta bisogni espressamente dichiarati dagli utenti attraverso le loro ricerche (domanda consapevole). Poiché strettamente correlato all’ottimizzazione per i motori di ricerca, generare traffico organico richiede tempo e costanza nel curare le performance del proprio sito web, produrre contenuti di qualità, guadagnare dei backlink ed analizzare i dati dei comportamenti degli utenti intervenendo laddove dovessero emergere delle criticità.

Esempio
Un esempio di traffico organico è quando un utente digita una query (ad esempio “quanto costa un sito web”) in un motore di ricerca, come Google ad esempio, e clicca su uno dei collegamenti che compaiono nei risultati della ricerca (SERP), atterrando così nel sito web di destinazione. Il traffico che giunge sul tuo sito dal motore di ricerca senza che corrisponda del denaro è considerato traffico organico.

Un utente invece che raggiunge il tuo sito attraverso l’inserimento del link nella barra degli indirizzi o tramite i preferiti è inquadrato come traffico diretto.

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